Gli anziani residenti nelle residenze sanitarie assistenziali (RSA) sono inclini a sviluppare diverse condizioni cutanee, talvolta contemporaneamente. Tra queste, le più diffuse sono la xerosi cutanea, le lacerazioni cutanee, le ulcere da pressione, la dermatite associata all’incontinenza o l’intertrigine.

Dal momento che le attuali Linee Guida trattano le differenti condizioni cutanee separatamente, uno studio condotto in Germania e pubblicato sull’International Journal of Nursing Studies ha inteso misurare gli effetti dell’implementazione di un pacchetto di prevenzione e cura della pelle sulla salute cutanea di soggetti anziani residenti in RSA.

Lo studio

È stato condotto uno studio controllato randomizzato a grappolo a due bracci. Nello Stato federale di Berlino è stato selezionato un campione casuale di 17 case di cura per anziani, randomizzate in due gruppi: 9 incluse nel gruppo di intervento e 8 nel gruppo di controllo.

Complessivamente, i partecipanti arruolati sono stati 314, di cui 165 assegnati al gruppo di intervento e 149 al gruppo di controllo.

Nelle 9 RSA assegnate al gruppo di intervento è stato implementato un programma di prevenzione e cura della pelle strutturato e basato sull’evidenza per un periodo di 6 mesi. Al contrario, i residenti delle 8 case di cura del gruppo di controllo, hanno ricevuto un’assistenza standard.

Le valutazioni della pelle dei soggetti arruolati, dalla testa ai piedi, sono state affidate a dermatologi in cieco mentre i ricercatori hanno valutato i parametri della barriera cutanea, tra cui l’idratazione dello strato corneo e la perdita di acqua transepidermica alle estremità superiori e inferiori dopo tre e sei mesi.

Tra i risultati considerati: l’incidenza cumulativa di dermatiti associate all’incontinenza, le lacerazioni cutanee, le ulcere da pressione e l’intertrigine, presentati come analisi intention-to-treat e per protocollo. La valutazione ha incluso anche la secchezza cutanea e gli esiti riferiti dai residenti inclusi nello studio, che hanno ricompreso: dolore, prurito e qualità della vita.

I risultati: outcome migliori nel gruppo di intervento

I risultati del gruppo di intervento hanno evidenziato un’incidenza cumulativa più bassa rispetto a quelle del gruppo di controllo relativamente a: lacerazioni cutanee, ulcere da pressione e intertrigine rispettivamente del 27,2%, del 16,9% e del 37,8%.

L’incidenza della dermatite associata all’incontinenza è risultata maggiore nel gruppo di intervento (26,3%) rispetto al gruppo di controllo (23,1%).

La secchezza cutanea media è risultata inferiore nel gruppo di intervento; trascurabili invece i risultati riportati dai residenti delle case di riposo in relazione a dolore, prurito e qualità di vita.

Le conclusioni: l’implementazione di routine basate sull’evidenza migliora la salute della pelle

I risultati dello studio indicano che l’implementazione di routine infermieristiche personalizzate e basate sull’evidenza migliorano la salute e la sicurezza della pelle di soggetti anziani residenti in strutture sanitarie assistenziali.

Lo studio condotto ha evidenziato che numerose condizioni cutanee possono essere prevenute attraverso valutazioni regolari e interventi personalizzati nella routine di cura della pelle.

Benché siano emersi effetti positivi in relazione alla secchezza cutanea, i parametri fisiologici della pelle non hanno mostrato cambiamenti nella funzione di barriera cutanea.

B. Völzer, M. El Genedy-Kalyoncu, A. Fastner et al., Enhancing skin health and safety in aged care (SKINCARE trial): A cluster-randomised pragmatic trial, Int J Nurs Stud. 2024 Jan:149:104627. doi: 10.1016/j.ijnurstu.2023.104627. Epub 2023 Oct 28