Un articolo pubblicato su PubMed affronta i principali aspetti delle manifestazioni cutanee associate a Covid-19, sulla base di una revisione della letteratura pubblicata fino a gennaio-febbraio 2022.
Dall’inizio della pandemia, infatti, sono stati pubblicati più di 1.500 articoli sull’argomento.
Covid-19 e manifestazioni cutanee
Per quanto riguarda la fisiopatologia, si ritiene che gli stessi meccanismi responsabili della malattia Covid-19 nei principali organi bersaglio agiscano anche sulla pelle, sebbene non siano ancora del tutto chiariti.
La frequenza effettiva delle manifestazioni dermatologiche rimane incerta: può variare dallo 0,2% al 45%, avvicinandosi al 6% nelle revisioni sistematiche.
Lo studio
Studi pionieristici su ampie casistiche condotte nei Paesi europei e negli Stati Uniti forniscono le prime informazioni sulle principali manifestazioni cutanee associate a Covid-19 e propongono classificazioni relative alla loro presentazione clinica, fisiopatologia, così come le loro frequenze.
Le manifestazioni cutanee associate al Covid-19
Sebbene non vi sia ancora consenso, le eruzioni maculopapulari sono considerate le più frequenti, seguite dalle lesioni simili all’eritema pernio.
Manifestazioni come orticaria e condizioni vescicolari sono rare. Il tempo di insorgenza, la gravità, la necessità di un trattamento specifico e la prognosi variano a seconda del quadro clinico di presentazione.
La crescente descrizione istopatologica delle condizioni della pelle può contribuire alla diagnosi, così come alla comprensione della fisiopatologia.
Anche in ambito dermatologico si è sempre più studiata la relazione tra Covid-19 e androgeni.
Nonostante tutta la conoscenza generata, l’effettivo significato biologico delle manifestazioni cutanee rimane incerto. Perciò, l’esclusione delle principali diagnosi differenziali è essenziale per la correlazione tra manifestazione cutanea e Covid-19.
Sequenza di Camila Arai, Milvia Maria Simões E Silva Enokihara, Adriana Maria Porro, Jane Tomimori; “Skin manifestations associated with Covid-19” gennaio-febbraio 2022;97(1):75-88. Doi: 10.1016/j.abd.2021.08.002