La prurigo nodularis e il prurito cronico di origine sconosciuta sono malattie che compromettono drasticamente la qualitĂ della vita, le cui opzioni terapeutiche sono ad oggi ancora limitate. Abrocitinib, un inibitore della Janus chinasi 1, rappresenta una terapia promettente per entrambe le patologie.
Obiettivo di uno studio condotto negli Stati Uniti e pubblicato su JAMA Dermatology è stato valutare l’efficacia e la sicurezza di abrocitinib orale da 200 mg somministrato una volta al giorno in adulti con prurigo nodularis o prurito cronico di origine sconosciuta da moderato a grave.
Lo studio
Lo studio controllato di fase 2, in aperto, non randomizzato, condotto tra settembre 2021 e luglio 2022, si è svolto in un unico centro negli Stati Uniti.
Sono stati esaminati 25 pazienti adulti con prurigo nodularis e prurito cronico di origine sconosciuta da moderato a grave.
Sono stati arruolati 10 pazienti con prurigo nodularis e 10 pazienti con prurito cronico di origine sconosciuta, cui è stato somministrato abrocitinib 200 mg per bocca, una volta al dì.
Tutti i 20 pazienti hanno completato il periodo di trattamento di 12 settimane; 18 pazienti hanno completato il periodo di follow-up di 4 settimane.
L’endpoint primario di efficacia era costituito dalla variazione percentuale dei punteggi settimanali della Peak Pruritus Numerical Rating Scale (PP-NRS) – scala di valutazione numerica dei picchi di prurito, dal basale alla dodicesima settimana.
Gli endpoint secondari chiave includevano la percentuale di pazienti che ottenevano una riduzione di almeno 4 punti del punteggio settimanale nella scala di valutazione numerica dei picchi di prurito dal basale alla settimana 12 e la variazione percentuale dei punteggi dell’indice di qualità di vita dermatologica – Dermatology Life Quality Index.
I risultati
Sono stati arruolati nello studio un totale di 20 partecipanti: 10 pazienti con prurigo nodularis, tutti di sesso femminile, con un’età media di 58,6 anni, e 10 pazienti con prurito cronico di origine sconosciuta, di età media pari a 70,7 anni, di cui 2 di sesso femminile.
Il punteggio PP-NRS medio al basale era di 9,2 per la prurigo nodularis e di 8,2 per il prurito cronico di origine sconosciuta.
Alla settimana 12, i punteggi della Peak Pruritus Numerical Rating Scale, sono diminuiti del 78,3% nella prurigo nodularis (95% CI, da -118,5 a -38,1; P < .001) e del 53,7% nel prurito cronico di origine sconosciuta (95% CI, da -98,8 a -8,6; P = .01).
Dal basale alla dodicesima settimana, 8 dei 10 pazienti con prurigo nodularis e 6 dei 10 pazienti con prurito cronico di origine sconosciuta hanno ottenuto un miglioramento di almeno 4 punti sulla scala di valutazione numerica dei picchi di prurito.
Entrambi i gruppi hanno registrato un miglioramento significativo della qualitĂ di vita, come dimostrato dalla variazione percentuale dei punteggi del Dermatology Life Quality Index (PN: -53,2% [95% CI, da -75,3% a -31,1%]; P = .002; CPUO: -49,0% [95% CI, da -89,6% a -8,0%]; P = .02). L’evento avverso piĂą comunemente registrato è stata l’eruzione acneiforme, occorsa in 2 pazienti su 20 (10%). Non si sono verificati eventi avversi gravi.
Le conclusioni
I risultati di questo studio controllato non randomizzato suggeriscono che la monoterapia con abrocitinib può essere efficace e ben tollerata negli adulti con prurigo nodularis o prurito cronico di origine sconosciuta; tuttavia, per convalidare questi risultati sono necessari studi randomizzati, in doppio cieco, controllati con placebo, hanno sottolineato gli autori dello studio.
S. G. Kwatra, Z. A. Bordeaux, V. Parthasarathy et al., Efficacy and Safety of Abrocitinib in Prurigo Nodularis and Chronic Pruritus of Unknown Origin. A Nonrandomized Controlled Trial, JAMA Dermatol. Published online June 5, 2024;Â doi:10.1001/jamadermatol.2024.1464