Il lichen planus è un disturbo pruriginoso recidivante le cui cause sono ancora ignote ma potrebbero essere rinvenute in reazioni a farmaci o infezioni. Si manifesta con un’eruzione cutanea e rigonfiamenti che poi esitano in chiazze squamose.
Un lavoro di revisione narrativa condotto in Romania e pubblicato su Biomedicines ha inteso fare il punto sull’interazione tra il lichen planus e le patologie della tiroide da una duplice prospettiva, dermatologica ed endocrinologica, poiché ad oggi si riscontra una lacuna nella comprensione delle connessioni tra questi due ambiti e l’argomento è ancora oggetto di dibattito.
Le interazioni tra lichen planus-patologie tiroidee
È stata effettuata una ricerca in letteratura su PubMed fino a ottobre 2023 che ha incluso tutti gli studi clinici originali sull’uomo secondo tre sezioni: lichen planus e patologie tiroidee in termini di disfunzione, autoimmunità e neoplasia.
Sei studi hanno confermato un’associazione tra disfunzione tiroidea (esclusivamente ipotiroidismo) e lichen planus o lichen planus orale; da notare che solo uno studio si è occupato di lichen planus cutaneo.
La dimensione del campione dei gruppi di lichen planus/lichen planus orale variava da 12-14 a 1.500 individui. La prevalenza dell’ipotiroidismo nel lichen planus orale è stata del 30-50%. Tra i pazienti affetti da lichen planus orale è stato riscontrato un tasso più elevato di sostituzione di levotiroxina, pari al 10% rispetto al 2,5% dei controlli. L’odd ratio più alto di ipotiroidismo trattato nel lichen planus orale era di 2,99 (p < 0,005). In due studi è stato confermato che l’ipotiroidismo è associato a un fenotipo di lichen planus orale più lieve. Una singola coorte ha rivelato una prevalenza simile di ipotiroidismo nel lichen planus rispetto ai controlli.
Gli studi non confermativi (relativi solo alla forma orale di lichen planus) comprendevano cinque coorti: una prevalenza simile di ipotiroidismo tra lichen planus orale e controlli, e una singola coorte ha mostrato che i soggetti con lichen planus orale avevano in realtà una prevalenza inferiore di ipotiroidismo rispetto ai controlli (1% contro 4%).
Lichen planus e autoimmunità
L’autoimmunità positiva nel lichen planus e nella sua forma orale è stata confermata in otto studi; le dimensioni delle coorti variavano, ad esempio, con 619 persone con lichen planus e con 76, 92, 105, 108, 192, 247 e 585 pazienti (per un totale di 1.405) con lichen planus orale, rispettivamente; in particolare, il gruppo di controllo più grande era di 10.441 individui.
Sono stati individuati quattro gruppi di approcci rispetto all’autoimmunità nel lichen planus e nella sua forma orale: un’analisi della prevalenza di HT/ATD (tiroidite di Hashimoto/malattie tiroidee autoimmuni); considerazioni sui livelli anticorpali specifici; caratteristiche legate al sesso, poiché le donne sono più inclini all’autoimmunità; e associazioni (se esistenti) con gli aspetti clinici del lichen planus, considerando anche la sua forma orale.
La prevalenza di tiroidite di Hashimoto in pazienti con lichen planus orale rispetto ai controlli era statisticamente significativa, come segue: 19% contro 5%; 12% contro 6%; e 20% contro 9,8%.
Lichen planus, malattie tiroidee autoimmuni e sostituzione con levotiroxina
Un unico studio sul lichen planus ha riscontrato un tasso di malattie tiroidee autoimmuni del 12%. Uno studio non ha confermato una correlazione tra gli elementi clinici associati al lichen planus orale (e la sua gravità) e i valori degli anticorpi contro la tiroide, mentre un altro ha dimostrato che la positività dei TPOAb – anticorpi anti-tiroperossidasi, è stata riscontrata più spesso nel lichen planus orale erosivo rispetto a quella non erosivo (68% contro 33%).
Al contrario, una coorte ha rilevato che i soggetti affetti da lichen planus orale avevano un tasso statisticamente significativo di anticorpi anti-tiroperossidasi positivi rispetto ai controlli (9% contro 15%).
Cinque studi caso-controllo hanno affrontato la questione della sostituzione con levotiroxina per un precedente ipotiroidismo in pazienti con diagnosi di lichen planus orale; tre di essi hanno confermato un tasso più elevato di questo trattamento nel lichen planus orale (8,9%, 9,7% e 10,6%) rispetto ai controlli.
Le correlazioni esistenti
In conclusione, per quanto riguarda il lichen planus, anche nella sua forma orale, e le patologie tiroidee, notiamo diversi aspetti principali come punti pratici per gli operatori multidisciplinari, hanno evidenziato gli autori dello studio: per quanto riguarda il tipo di disfunzione tiroidea, ci si deve aspettare per lo più ipotiroidismo; i pazienti di sesso femminile sono più inclini ad essere associati a patologie tiroidee autoimmuni; è stata riscontrata una percentuale potenzialmente più elevata di soggetti con lichen planus orale che assumono levotiroxina, per cui è obbligatoria una buona collaborazione con un team endocrinologico; infine, finora non è stato confermato che i soggetti con lichen planus orale siano associati a un rischio maggiore di noduli tiroidei e, ovvero, patologie neoplastiche della tiroide, hanno concluso.
A.-M. Radu, M. Carsote, C. Nistor et al., Crossroads between Skin and Endocrine Glands: The Interplay of Lichen Planus with Thyroid Anomalies, Biomedicines. 2023 Dec 28;12(1):77. doi: 10.3390/biomedicines12010077