L’aumento del seno è diventato un intervento comune in chirurgia plastica cui si ricorre spesso per motivi estetici. Tuttavia, molte pazienti soffrono di dolore da moderato a grave dopo l’intervento a causa dell’inserimento di protesi sottopettorali nel tessuto mammario e della dissezione chirurgica dei tessuti. Per questa ragione, si ricorre spesso a farmaci oppioidi per la gestione del dolore postoperatorio; gli stessi possono tuttavia provocare eventi avversi tra cui nausea, vomito, sedazione, prurito, ritenzione urinaria e prolungamento della degenza ospedaliera.

Tra i nuovi approcci analgesici, il blocco del nervo pettorale, descritto per la prima volta da Blanco nel 2011, può rappresentare una valida opzione. Si tratta di un metodo di facile esecuzione sotto guida ecografica che mira a iniettare anestetici locali nella regione interfasciale tra i muscoli pettorali (pettorale maggiore e minore).

Molti studi hanno riscontrato l‘efficacia del blocco del nervo pettorale per il trattamento del dolore postoperatorio dopo diversi tipi di chirurgia mammaria: oncologica, ricostruttiva ed estetica.

Diversi studi hanno esplorato l’efficacia del blocco del nervo pettorale nell’aumento del seno, ma i risultati non sono stati ben definiti. Un lavoro di revisione e metanalisi condotto in Cina e pubblicato sul Journal of Plastic Surgery and Hand Surgery ha inteso valutare l’efficacia del blocco del nervo pettorale dopo l’intervento di mastoplastica additiva.

Lo studio

La metanalisi è stata eseguita secondo la dichiarazione Preferred Reporting Items for Systematic Reviews and Meta-analysis e il Cochrane Handbook for Systematic Reviews of Interventions. Per la ricerca della letteratura, sono stati consultati diversi database, tra cui PubMed, Embase, Web of Science, EBSCO e Cochrane Library, e sono stati inclusi studi randomizzati e controllati sull’efficacia analgesica del blocco del nervo pettorale per l’aumento del seno.

Per lo studio i partecipanti dovevano erano pazienti adulte di sesso femminile che avevano in programma un aumento del seno con protesi.

Il gruppo di intervento comprendeva il blocco del nervo pettorale; nel gruppo di controllo non è stato effettuato nessun blocco o un blocco del nervo pettorale con soluzione fisiologica.

Gli esiti comprendevano i punteggi del dolore a 1 e 2 ore come esito primario e i punteggi del dolore a 4, 6-8 e 24 ore, il fabbisogno di analgesici, la nausea e il vomito come esiti secondari.

I risultati

Sono stati inclusi nella metanalisi sei studi clinici randomizzati e controllati. Rispetto all’intervento di controllo per l’aumento del seno, il blocco del nervo pettorale è stato in grado di ridurre significativamente i punteggi del dolore a 1 ora (differenza media, MD = -2,28; intervallo di confidenza al 95% [CI] = -3,71 a -0,85; P = 0,002), 2 ore (MD = -3,08; 95% CI = -3,95 a -2,20; P < 0,00001), a 4 ore (MD = -2,95; 95% CI = -3,32 a -2,58; P < 0,00001), a 6-8 ore (MD = -2,68; 95% CI = -3,24). 68; 95% CI = da -3,24 a -2,11; P < 0,00001), e a 24 ore (MD = -2,04; 95% CI = da -2,41 a -1,67; P < 0,00001), il numero di richieste di analgesici (odd ratio [OR] = 0,20; 95% CI = da 0,09 a 0,45; P = = 0,45). 09 a 0,45; P = 0,0001) e l‘incidenza di nausea (OR = 0,21; 95% CI = 0,08 a 0,54; P = 0,001) e vomito (OR = 0,15; 95% CI = 0,05 a 0,39; P = 0,0001).

Le conclusioni

Alla luce di quanto emerso, i ricercatori hanno concluso che il blocco del nervo pettorale può essere efficace per alleviare il dolore dopo l’intervento di mastoplastica additiva.

Y. Hailin, W. Hao, W. Qi, The analgesic efficacy of pectoral nerve block for breast augmentation: a meta-analysis of randomized controlled studies, J Plast Surg Hand Surg. 2023 Dec 14:58:142-148. doi: 10.2340/jphs.v58.9395